Natalia Cellini

Italia

 

Dopo il diploma mi sono sentita libera di iniziare la mia vera formazione, quella artistica. C’è stata una scuola privata di arti decorative a Roma, un po’ di apprendistato con la mia insegnante, poi ho deciso di aprire il mio studio. Per anni ho eseguito committenze di affreschi che mi hanno consentito di affinare e padroneggiare la tecnica pittorica. Poi ho deciso che volevo provare a non subordinare gli elementi formali ai modelli esterni. Il campo della mia ricerca era quello della memoria, della presenza, dei sedimenti di vita interiore come nuclei generativi. Ogni opera è divenuta una biografia interiore che si compone di terre, sabbia, polvere di marmo, colla, pigmenti che sono insieme il fondo e il corpo sui quali incido al posto di disegnare. Fino a quando c’è stato il vero e proprio incontro con la materia: residui ferrosi, minerali e rocce di una miniera abbandonata. Le tracce cromatiche e tattili di quel territorio, le asperità del suolo, la sacralità di quel luogo mi sono rimaste addosso. Da qui è partita la mia nuova ricerca formale nella realizzazione di gioielli. Da allora amo lavorare con materiali che mi riportano a quel mondo non pretenzioso, alla nobiltà di oggetti essenziali, forgiati a mano, attenta a preservare l’imperfetto. Perché i segni presenti sulla pietra rappresentano la sua biografia. Sono delle cicatrici. Esattamente come quelle sulla nostra pelle, che ci ricordano che abbiamo vissuto: cancellarle significherebbe negare il passaggio del tempo. Che è invece materia primaria del mio lavoro.

After my graduation I started my real training, the artistic one. After attending a private school of decorative arts in Rome I decided to open my own studio in 1996. For several years I had run commissions of frescoes that allowed me to refine and master the pictorial technique. Until I decided I wanted to try not to subordinate the formal elements to external models. My research was that of memory, of presence, of the sediments of inner life as generative nuclei. In recent years, each work has been an inner biography that consists of earth, sand, marble dust, glue; pigments that are both the base and the body on which I engrave instead of drawing.
At one point there was the real encounter with the “matter”: ferrous waste of scrap, rocks and minerals from an abandoned mine area. The chromatic and tactile traces that the environment carried, the roughness of the soil, the sacredness of the earth stuck with me. Hence my new research on the level of forms in jewelry production. Since then I have loved working with materials that take me back to that unpretentious world, to that nobility of hand-forged essential objects.
I wanted to be meticulously careful to preserve the imperfection, because the marks on the stone represent his biography, they are scars. Just like those on our skin, which remind us that we have lived: to erase them would be to deny the passage of time. Which is instead the raw material of my work.

 

 

Lettera d'Amore n°1
Alla splendida macchina effimera
Lettera d'Amore n°2
Le dorsali della mia montagna
Lettera d'amore n°7
È bastato perdere una generazione per veder svanire un mondo
Lettera d'Amore n°5
Dove una volta splendeva la sapienza muta
Lettera d'Amore n°14
L'ultima porta chiusa
N.F. Me
Necklace - Ardesia, ferro, oggetti trovati. 2022
N.F. Me
Necklace - Ardesia, ferro, oggetti trovati. 2022
Neanderthal
Necklace - Ardesia, onice bianca, corda elastica nera. 2021
Infanzia
Necklace - Ardesia, ferro, oggetti trovati. 2019
Pensiero e materia
Necklace - Ardesia, ferro, agata naturale. 2019

Info

  • Nome: Natalia Cellini
  • Indirizzo: Via fiume 12
  • Città: Grosseto
  • Nazione: Italia
  • E-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
  • Telefono: 339 6578079